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al testo di Antonella Catini
Ventri svenduti al mercato della vanit
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Ventri svenduti al mercato della vanità
Ventre pregno di vita sbattuta ignara su impietoso inchiostro
Soffio accennato di un nuovo respiro intriso d’acqua, di sangue, di sale gonfi l’addome scrigno di speme di irrispettoso ospite che ti espone ai cani
Pupille cieche cullate dentro il buio membra accennate bramanti nuova aria fatte cibo, di banchetto ingordo fatte pietanza, di acari affamati
Madre regina della vita ricca del più ricco dono tu esponi il frutto sacro divenuto sacco di stracci e dispensi ad avvoltoi, di disumano cibo brandelli del segreto del tuo seno
Piange la crisalide con occhi e bocche conficcate dentro il ventre e chiede al sangue di celar mistero
Ripiega il capo per schermire l’anima ed urla già, nel vermiglio lago lamenti silenziosi
E tu madre non madre Giuda di trenta denari vendi il segreto del tuo seno per centesimi di VANITA’
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